Elenco blog personale

venerdì 28 febbraio 2014

Vieni a trovarmi


(foto made)

Vieni a trovarmi
se puoi
fra un taxi e una telefonata
un contratto
e un’arrabbiatura
tra un giornale e una preghiera
tra un film e un aperitivo
vieni a trovarmi
finché son vivo
una mattina
una sera
scambiamoci un sacco
d’idee sbagliate
invecchiamo un’ora insieme.

Marcello Marchesi

mercoledì 19 febbraio 2014

L'eccezione e la regola


“E – vi preghiamo – quello che succede ogni giorno non trovatelo naturale. Di nulla sia detto: «è naturale» in questi tempi di sanguinoso smarrimento, ordinato disordine, pianificato arbitrio, disumana umanità, così che nulla valga come cosa immutabile.”

Bertolt Brecht , L’eccezione e la regola


domenica 2 febbraio 2014

Educare

 
(foto made)

Condanno l'ignoranza che in questo momento regna sia nelle democrazie che nei regimi totalitari. Un'ignoranza così forte, spesso così assoluta, che la si direbbe voluta dal sistema se non dal regime. Ho riflettuto spesso a quella che potrebbe essere l'educazione del bambino. Penso che ci vorrebbero delle cognizioni di base, molto semplici, per cui il bambino saprebbe di esistere in seno all'universo, su di un pianeta di cui dovrà più tardi preservare, gestire le risorse, e imparerebbe che egli dipende dall'aria, dall'acqua, da tutti gli esseri viventi, e che il minimo errore o la minima violenza rischia di distruggere ogni cosa. Imparerebbe che gli uomini si sono ammazzati fra loro in guerre che non han fatto che produrre altre guerre, e che ogni paese manipola la propria storia in modo menzognero così da lusingare il proprio orgoglio. Gli si insegnerebbe, del passato, quanto basta perché si senta collegato agli uomini che l'hanno preceduto, perché li ammiri quando meritino di esserlo, senza farsene degli idoli; né si trascurerebbe l'insegnamento del presente o di un ipotetico futuro. 
Si cercherebbe di familiarizzarlo con i libri e le cose al tempo stesso; saprebbe il nome delle piante, conoscerebbe gli animali senza dedicarsi alle orrende vivisezioni imposte ai bambini e ai giovanissimi col pretesto della biologia; imparerebbe a prestare le prime cure ai feriti; la sua educazione sessuale comprenderebbe la presenza a un parto, l'educazione mentale, la vista dei malati gravi e dei morti. (…) Gli si insegnerebbe ad amare il lavoro quando il lavoro è utile, e a non lasciarsi sedurre dalle falsificazioni pubblicitarie, a cominciare da quelle che gli vantano leccornie più o meno adulterate, causa di carie e diabete futuri. 
Esiste certamente un modo di parlare ai bambini di cose realmente importanti più precocemente di quanto non si faccia.

Sembra utopica e, nelle circostanze presenti, effettivamente lo è, ma ciò che è utopico non è necessariamente impossibile. Sarebbe, per la prima volta, un'educazione umana. E si potrebbe almeno tentare di indirizzarsi in quella direzione invece di correre rovinosamente nel senso contrario.

MARGUERITE YOURCENAR