Elenco blog personale

venerdì 25 dicembre 2015

NATALE

  


NATALE 

Siete disposti a dimenticare quel che avete fatto per gli Altri
e a ricordare quel che gli altri hanno fatto per Voi?
A ignorare quel che il mondo vi deve
e a pensare a cio' che voi dovete al mondo?

A mettere i vostri diritti in fondo al quadro,
i vostri doveri nel mezzo
e la possibilità di fare un po’ di più del vostro
dovere in primo piano?

Ad accorgervi che i vostri simili esistono come voi,
e a cercare di guardare dietro i volti per vedere il cuore ?
A capire che probabilmente la sola ragione
della vostra esistenza non e'
cio' che voi avrete dalla Vita,
ma ciò che darete alla Vita?

A non lamentarvi per come va' l’universo
e a cercare intorno a voi
un luogo in cui potrete seminare
qualche granello di Felicita'?
Siete disposti a fare queste cose
sia pure per un giorno solo?

Allora per voi Natale durerà per tutto l’anno.

-Henry Van Dike

martedì 3 novembre 2015

Il valore degli sconfitti

 
(foto made)

“Penso che sia necessario educare le nuove generazioni al valore della sconfitta. 
Alla sua gestione.
 All’umanità che ne scaturisce. 
A costruire un’identità capace di avvertire una comunanza di destino, dove si può fallire e ricominciare senza che il valore e la dignità ne siano intaccati. 
A non divenire uno sgomitatore sociale, a non passare sul corpo degli altri per arrivare primo. In questo mondo di vincitori volgari e disonesti, di prevaricatori falsi e opportunisti, della gente che conta, che occupa il potere, che scippa il presente, figuriamoci il futuro, a tutti i nevrotici del successo, dell’apparire, del diventare.
A questa antropologia del vincente preferisco di gran lunga chi perde. E’ un esercizio che mi riesce bene. E mi riconcilia con il mio sacro poco.
Ma io sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con modi sleali e spietati. 
Grave colpa da parte mia, lo so! E il bello è che ho la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla quasi una virtù…”
(Pier Paolo Pasolini)

sabato 12 settembre 2015

La bellezza


(foto made)

"Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un'arma contro la rassegnazione, la paura e l'omertà. All'esistenza di orrendi palazzi sorti all'improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l'abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore".
Peppino Impastato

venerdì 5 giugno 2015

Ci prendono per navi e siamo isole


 
(foto made)

Ci prendono per navi e siamo isole.
Intricate, deserte, che tesori
possiamo offrire a quelli che non giungono?
La nostra costa è dura. Il nostro faro
di voce anzichè luce
non attira, spaventa
e nessun marinaio perduto nella notte
toccherà le spiagge nostre dove ancora
fanno male le orme di quel naufrago
che sapeva del nostro deserto.
La notte, ogni notte, ci promette e ci nega
la strada del ritorno, il tornaviaggio,
l’amore che ci salvi da noi stessi
e la parola che sia detta per sempre.
Ci sono in noi alberi senza nome
stanchi di far ombra e crescere da soli.
Coloro che non partono ma soffrono
di sete di scogliera, amano i porti,
salpano nel sonno, cercano un’altra sete
per appagare la prima, ci osservano,
ci vedono come navi, felici.
Siamo isole.

Juan Vicente Piqueras

lunedì 27 aprile 2015

Segui la tua sorte


 
(foto made)

Segui la tua sorte,
annaffia le tue piante,
ama le tue rose.
Il resto è l’ombra
d’alberi stranieri.

La realtà
è sempre di più o di meno
di quello che vogliamo.
Solo noi siamo sempre
uguali a noi stessi.
Dolce è vivere solo.
Grande e nobile è sempre
vivere con semplicità.
Lascia il dolore sulle are
come offerta agli dei.
Guarda la vita da lontano,
e non interrogarla mai.
Nulla essa può dirti.
La risposta
è al di là degli dei.
Ma serenamente
imita l’Olimpo
nel segreto del tuo cuore.
Gli dei sono dei
perché non si pensano.

  Fernando Pessoa

mercoledì 7 gennaio 2015

Vive la liberté!!...Je suis Charlie



"Sono anni che come una Cassandra mi sgolo a gridare «Troia brucia, Troia brucia». Anni che ripeto al vento la verità sul Mostro e sui complici del Mostro cioè sui collaborazionisti che in buona o cattiva fede gli spalancano le porte. Che come nell’Apocalisse dell’evangelista Giovanni si gettano ai suoi piedi e si lasciano imprimere il marchio della vergogna. Incominciai con La Rabbia e l’Orgoglio . Continuai con La Forza della Ragione . Proseguii con Oriana Fallaci intervista sé stessa e con L’Apocalisse . I libri, le idee, per cui in Francia mi processarono nel 2002 con l’accusa di razzismo-religioso e xenofobia. Per cui in Svizzera chiesero al nostro ministro della Giustizia la mia estradizione in manette. Per cui in Italia verrò processata con l’accusa di vilipendio all’Islam cioè reato di opinione. Libri, idee, per cui la Sinistra al Caviale e la Destra al Fois Gras ed anche il Centro al Prosciutto mi hanno denigrata vilipesa messa alla gogna insieme a coloro che la pensano come me. Cioè insieme al popolo savio e indifeso che nei loro salotti viene definito dai radical-chic «plebaglia-di-destra». E sui giornali che nel migliore dei casi mi opponevano farisaicamente la congiura del silenzio ora appaiono titoli composti coi miei concetti e le mie parole. Guerra-all’Occidente, Culto-della-Morte, Suicidio dell’Europa, Sveglia-Italia-Sveglia."

Oriana Fallaci

venerdì 2 gennaio 2015

Buon Anno di Carità nella Verità e nella Giustizia




Buon anno a chi ha avuto il dono della salute, di un lavoro sicuro e di una famiglia.
Buon anno a chi è solo, a chi soffre, a chi non lavora o è in cassa integrazione e fatica a portare a casa il pane per la propria famiglia.  
Auguri di un 2015 più equo.
Buon anno agli uomini di fede, ministri e laici, se si prenderanno sempre cura dei “credenti” senza manipolare la loro coscienza e abusare di loro.
Buon anno a tutti gli uomini e le donne coerenti con i valori fondanti del cristianesimo (lealtà; fedeltà; onestà) e a tutti coloro che, nutrendosi di ipocrisia, sono sempre pronti a colpire alle spalle il prossimo. 
Auguri di un 2015 di rinascita.
Buon anno alla classe dirigente.
A quelli che vivono la responsabilità come un servizio da offrire alla comunità e al bene comune e di tutti, ma anche a quelli che hanno utilizzato i fondi pubblici che avevano in custodia, per interessi di parte, senza capire che hanno rubato pane, speranza e soprattutto sogni a chi gli aveva dato fiducia.  
Auguri di un 2015 di maggiore consapevolezza delle proprie responsabilità.
Buon anno ai lavoratori.
A quelli che hanno sudato sangue per costruirsi la loro professionalità, senza fruire di alcun tipo di raccomandazione, e a quelli che si sono venduti per un buon posto senza pensare che la prostituzione peggiore forse è quella di chi vende la propria dignità in cambio di un po’ di benessere. Buon anno soprattutto ai lavoratori vittime di imprenditori senza scrupoli che li sfruttano senza pagargli lo stipendio: sfruttare il lavoro altrui è uno dei peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio.  
Auguri di un 2015 più giusto.
Buon anno alle persone miti e a quelle che esercitano il proprio potere facendo i prepotenti con i più deboli salvo poi chinare, costantemente, il capo con i loro padroni.  
Auguri di un 2015 di dignità.
Buon anno a chi cerca la verità senza pregiudizi, ma anche a chi continua a mistificare la realtà per mantenere intatto il suo misero pezzetto di potere.  
 Auguri ad entrambi di un 2015 di verità.
Buon anno ai pensionati.
A quelli che scelgono di riposarsi dopo una vita di sacrifici e ai professionisti dell’avidità che, pur percependo cospicue pensioni, continuano a lavorare occupando il posto che, invece, dovrebbe essere garantito a tutti quei giovani che devono ancora costruire il loro futuro. 
Auguri di un 2015 di saggezza.
Buon anno a chi si rimbocca le maniche nonostante goda di una certa serenità e a chi invece pensa di essere immune dagli effetti nefasti di questa crisi.  
 Auguri di un 2015 di maggiore consapevolezza.
Buon anno a tutti quelli che non hanno avuto una vita facile ma non si sono mai arresi: hanno continuato a studiare e lavorare sodo per avere la loro opportunità di riscatto. 
Auguri di un 2015 carico di successi: la loro realizzazione sia per tutti una fonte di speranza in una società più giusta.
Buon anno agli uomini e alle donne, senza distinzione alcuna. Ma soprattutto ai bambini e alle bambine: ricordiamoci sempre che sono loro a pagare maggiormente i nostri errori. 
Auguri di un 2015 di vero amore.
Buon anno a chi è consapevole della propria miseria e dei propri errori e cerca con fatica di migliorarsi, ma anche agli infallibili, quelli che pensano di essere sempre dalla parte del giusto.  
Auguri di un 2015 di vera ricostruzione.
Buon anno anche alla nostra terra. Curiamola, ripuliamola dalle scorie civili, dai rifiuti tossici – vera e propria miniera d’oro delle organizzazioni criminali – e militari. Soprattutto bonifichiamola dalle scorie del nostro individualismo che non ci permette di essere veramente uniti. Non offendiamola con la nostra indifferenza, perché abbiamo il dovere di renderla accogliente e bellissima per le giovani generazioni.
Auguri di un 2015 di custodia.

Insomma buon anno, proprio a tutti!

Gerry Acri