"La
Pasqua frantumi le nostre paure e ci faccia vedere le tristezze, le
malattie, i soprusi, e perfino la morte, dal versante giusto: quello del
'terzo giorno'. Da quel versante le croci sembreranno antenne, piazzate
per farci udire la musica del cielo. Le sofferenze del mondo non
saranno per noi i rantoli dell'agonia, ma i travagli del parto. E le
stigmate, lasciate dai chiodi nelle nostre mani crocifisse, saranno le
feritoie attraverso le quali scorgeremo fin d'ora le luci di un mondo
nuovo."