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lunedì 11 aprile 2011

Permacultura




L'ideatore della Permacultura o Permacoltura,è stato Bill Mollison, nato nel 1928 in un piccolo villaggio di pescatori in Tasmania.  Come tutti gli altri abitanti del suo paese, ha imparato a fare ogni sorta di lavoro necessario per la sopravvivenza: pescare, coltivare, cacciare, lavorare il metallo, fare il pane, realizzare abiti, scarpe, mobili, abitazioni e pescava e cacciava per vivere. All'inizio degli anni '50 iniziò ad osservare che alcune parti del mondo stavano sparendo, i pesci e le alghe vicino alla costa a scarseggiare. Grandi aree del bosco iniziarono a morire.
Dopo molti anni, lavorando come scienziato del CSIRO (sezione di osservazione della vita silvestre e nel dipartimento della pesca),iniziò a protestare contro i sistemi industriali e politici che, secondo la sua visione, stavano distruggendo il mondo circostante.
Nel 1968 iniziò a insegnare all’Università della Tasmania e insieme a David Holmgren nel 1974 mise a punto un sistema di agricoltura sostenibile, basata sulla coltivazione consociata di alberi perenni, arbusti, erbacee (legumi e “malerbe”), funghi e tuberi. Per questo metodo coniò la parola “permacultura".
Negli anni ‘70 Mollison vedeva la permacultura come un insieme sinergico di piante e animali, in relazione con gli insediamenti umani, che puntava soprattutto all’autoapprovvigionamento della famiglia e della comunità, col tempo la permacultura è arrivata a significare autosufficienza per l’alimentazione della famiglia, ma l’autosufficienza non è possibile se la gente non ha accesso alla terra, all’informazione e alle risorse economiche. 
In questo modo, negli anni più recenti la permacultura ha iniziato ad occuparsi delle strategie legali e finanziarie appropriate, includendo strategie per l’accesso alla terra, strutture contrattuali e di autofinanziamento a livello regionale. E’ così diventata un sistema umano globale.
Nel 1979 Mollison rinunciò all’incarico di professore e decise di non fare nient’altro che provare a convincere la gente a costruire buoni sistemi biologici. Progettò alcune proprietà sulla base dei principi di Permacultura e sopravvise per un po’ di tempo pescando e coltivando patate.
Nel dicembre del 1981 il libro Permaculture I ha ricevuto a Stoccolma il Premio Nobel alternativo della Right Livelihood Foundation.

I PRINCIPI ETICI

- Prendersi cura della terra
- Avere cura delle persone
-Limitare il nostro consumo alle nostre necessità per condividere in maniera equa e solidale le risorse della terra

I PRINCIPI PER LA PROGETTAZIONE

- Lavora con e non contro
- Tutto influenza tutto: individua le relazioni funzionali fra i vari elementi
- Rifletti prima di agire e fai il minimo cambiamento per ottenere il massimo risultato
- Gli errori sono occasioni per imparare
- Ogni elemento in un sistema naturale svolge molte funzioni, cerca di sfruttare tutte le potenzialità di ogni elemento
- Ogni funzione può essere esercitata da più elementi. Progetta in modo che tutte le funzioni importanti possano essere svolte anche quando qualche elemento non funziona.
- Il tutto è più della somma delle parti
- Ogni problema contiene in sé la soluzione: trasforma i limiti in opportunità
- Favorisci la biodiversità: progetta in modo da aumentare le relazioni fra gli elementi piuttosto che il numero di elementi
- Minimizza l’apporto di energia esterna, progettando sistemi che sfruttano le risorse presenti in loco, ricicla e riutilizza il più possibile
- Pianifica gli sviluppi futuri

LE APPLICAZIONI

Ci stiamo spingendo verso i limiti fisici della Terra. Non possiamo continuare a produrre inquinamento, soddisfare la nostra fame di energia e materie prime al ritmo attuale, perché stiamo consumando risorse non rinnovabili.
La permacultura offre un approccio alla gestione del territorio in cui le funzioni degli animali, delle piante, delle persone e della Terra sono riconosciute e integrate per massimizzare i risultati e realizzare ambienti umani sostenibili.
Si può quindi applicare a tutte le attività umane e ha trovato finora la sua massima espressione nella realizzazione di eco-villaggi.
Trattandosi di un’integrazione di tutti i campi dell’umana conoscenza, vi si può accedere come architetti, geometri, progettisti, così come da agronomi, agricoltori, insegnanti, economisti, biologi, medici, ecologisti, falegnami, impiegati, operai… la sinergia di conoscenze ed estrazioni culturali diverse permette di costituire gruppi di lavoro molto costruttivi e fecondi di soluzioni creative applicabili nei campi più disparati.

info:www.permacultura.it


6 commenti:

  1. @Michele: Ciao pianetatempolibero!
    @Giardigno: Sì, concordo decrescita molto felice!!

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  2. @Soffio: Abbiamo bisogno di coraggio per iniziare a cambiare cultura e coltura!!
    'Ogni problema contiene in sé la soluzione: trasforma i limiti in opportunità'

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