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mercoledì 30 maggio 2012

Italia, mia palude!

'Se ti penso come una sterminata piaga io posso contemplarti con venerazione; e se ammiro la tua coerenza, la tua pazienza con te stessa, capisco anche che, al postutto, io sono il tuo lamento, la tua lacrima, la tua disperazione, mia palude; io posso forse esserti dolore, ma io non sono la palude. Mi sono chiesto se al di sotto della palude vi fosse ad un certo punto altro, e che altro; forse una ulteriore palude; ma ora che ti contemplo come piaga, penso che oltre a te vi sia solo il nulla; ma vorrei essere chiaro, tu piaga sei appoggiata sul nulla, tu sei questo, la piaga del nulla. Qualcuno ha consentito al nulla di consistere a tal punto da non già tollerare ma esigere una piaga. Sei dunque la piaga necessaria, sei tu l’unico indizio che il nulla esiste? Il nulla malato, malato di te, come noi, mia piagata palude.'

[tratto da 'La palude definitiva' di Giorgio Manganelli]

Se sostituissimo alla parola 'palude' la parola Italia..... 

          

4 commenti:

  1. Autore complesso Manganelli. L'ho conosciuto leggendo la sua Hilarotragoedia, esaltazione della parola sulla "natura discenditiva" dell'uomo, esaltazione della parola che non resta solo puro virtuosismo. Te ne consiglio la lettura, raccogliendo l'invito per La palude definitiva.

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  2. Vorrei vedere la nostra Italia risorgere, più che diventare palude, regno di morte. E' un augurio che faccio a tutti noi, con il cuore.

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    1. Tutti desideriamo profondamente uscire dalla melma in cui ci hanno buttati!!!:)

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