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domenica 20 maggio 2012

Ragazzi, non sarete lasciati soli!!!



Alle studentesse e agli studenti della scuola italiana

Care ragazze e ragazzi,
vi scrivo come Ministro, come padre ma soprattutto come italiano  a voi che rappresentate il futuro del nostro Paese. Oggi siete stati selvaggiamente colpiti, per la prima volta nella nostra pur travagliata storia unitaria e repubblicana, davanti ad un edificio pubblico nel quale vi stavate recando sicuri di essere protetti, per imparare a diventare cittadini. Capisco dunque che dentro ciascuno di voi e  tra i vostri amici e compagni di classe possa nascere, assieme al dolore per la morte assurda della vostra compagna, un sentimento di  sgomento per essere stati aggrediti lì dove non doveva succedere. Il vostro sgomento è quello di tutti. Colpire da vigliacchi una scuola è infatti colpire l’Italia intera, perché lì si forma il suo futuro. Dovete credermi, sento profondamente questa responsabilità e con me tutto il Governo e l’Italia intera. Faremo di tutto perché  una cosa del genere non succeda mai più, affinché voi entrando nella vostra  scuola pensiate solo ai compiti e allo studio, alle amicizie e allo sport.
Immagino vi siano dentro di voi sentimenti come dolore e rabbia: non abbiate paura di averli. Oggi sono naturali. Solo vi dico e vi chiedo di non cedere ad essi, pensando di essere soli. Non lo siete. Siete invece la parte più importante di una grande comunità sulla quale potete contare, a partire dai vostri insegnanti e dal personale che lavora nella scuola. Sulla forza e sulla saldezza di questa comunità che ha in voi il suo futuro potrete fare affidamento affinché domani questi sentimenti possano lasciare il posto alla speranza e alla fiducia. Speranza che il Paese nel quale vivete diventi sempre più a vostra misura e sempre meno ceda spazio a illegalità e violenza.
Noi sapremo unirci: voi potete contare su di noi. Nelle prossime ore e nei prossimi giorni lavorerò ad iniziative in questo senso. Vi dimostreremo che i terribili fatti di oggi sono un segno di debolezza e non di forza di chi li ha compiuti. Vedrete che non sarete lasciati soli.
A presto
Francesco Profumo

E' un invito a tutti noi a difendere, con le unghie e con i denti, i nostri figli e a non dimenticare che 'la mafia teme più la scuola che la giustizia e l'istruzione toglie erba sotto i piedi della cultura mafiosa.'(Antonino Caponnetto – 1994)

6 commenti:

  1. Ciao Intherainbow, faccio le condoglianze alla famiglia di Melissa, uniche vere vittime di questa tragedia vigliacca.

    P.S. "Faremo di tutto" - dal 1994 al 2012 quanti anni sono passati?!

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    1. Ciao Sciarada, purtroppo l'Italia è un paese che non vuole cambiare e dal 1994 di uomini ne sono passati ma le idee sono restate, sono rimaste le tensioni morali che continueranno ancora a camminare sulle gambe di altri uomini!!!....tocca a noi desiderare fortemente il cambiamento!!
      Buona domenica!!!:))

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  2. Passeranno anni, poi anni ancora e ogni tanto qualche anno sarà segnato come quello di ieri a Brindisi, come quello di tanti anni fa, perchè molti o alcuni degli italiani che devono proteggerci non hanno mai avuto coscienza per i propri concittadini. Solo per la personale ricchezza, vendendosi a tutti, anche agli stranieri, anche alla finanza che fa rima con delinquenza.

    Ps - il primo giugno dalle ore 16,00, presso la biblioteca comunale di piazzetta san Francesco a Trani, convegno provinciale AISM, si parlerà delle tematiche di ricerca e di vita di questa disabilità.

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    1. Ciao Cosimo, condivido la tua amarezza per il cattivo funzionamento del nostro stato, ma non dobbiamo demordere per il bene dei nostri giovani!! E' successo qualcosa di molto molto grave, ma con il nostro coraggio e forza di lottare non dobbiamo tarpare le ali agli innocenti che credono in noi!!
      P.S. Se sono in loco, vengo al convegno!
      Buonanotte:))

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