La Tavola Rotonda degli Industriali Europei ovvero ERT(European Round Table of Industrialists) ha deciso di colonizzare la Scuola Pubblica. Come?
Andiamo per gradi.
L'ERT riunisce una
quarantina tra i più potenti dirigenti industriali europei (Nokia,
Suez- Lyonnaise des Eaux, Renault, Saint-Gobain, Petrofina, Nestlé,
British Airways, ThyssenKrupp, TOTAL, Royal Philips Electronics, Solvay,
Deutsche Telekom, ecc).
Chi rappresenta l'Italia ora?
Franco Bernabè (Telecom Italia), Rodolfo De Benedetti (CIR), John Elkann
(Fiat), Paolo Scaroni - Eni, Carlo Bozzotti (STMicroelectronics)
Chi è l'attuale presidente?
Jorma Ollila - Nokia
Jorma Ollila - Nokia
Ma cosa è l'ERT?
E' un'organizzazione nata nel 1983 a Parigi per modernizzare l'industria di base in Europa, che risultava immobile, poco innovativa e competitiva rispetto a Giappone e Stati Uniti.
Fino ad ora si è occupata delle infrastrutture dei trasporti, ha elaborato argomentazioni a favore
della riforma delle pensioni, della liberalizzazione dei servizi
pubblici e della flessibilità del mercato del lavoro, ha svolto campagne
per l’alta qualità dell’educazione e della formazione.
ERT è, quindi, una potentissima lobby che “suggerisce” al Parlamento europeo le linee guida su questioni essenziali.
ERT è responsabile diretta:
• della privatizzazione di vitali settori pubblici
• delle controriforme dei sistemi pensionistici
• della deregolamentazione del mercato del lavoro
• della distruzione dei sistemi di istruzione pubblica
Perché le multinazionali dovrebbero interessarsi alla scuola?
1. Mettere a profitto l’enorme mercato dell’istruzione
• La scuola, al pari di altri settori dello stato sociale
(pensioni, sanità, beni comuni in generale) rappresenta un mercato da
colonizzare e portare a profitto.
• La spesa totale per
l’educazione ammonta all’ingente somma di 2 miliardi di dollari, cioè a
più del doppio del mercato mondiale dell’automobile.
•
«Gli analisti del Merryl Lynch ritengono che il settore scolastico oggi
presenti caratteristiche simili a quelle del settore sanitario durante
gli anni 70: un mercato gigantesco e molto frammentato, una bassa
produttività, uno scarso livello tecnologico che non chiede altro che di
aumentare, un deficit di direzione professionale e un tasso infimo di
capitalizzazione. Tutto questo porta la società del valore alla
conclusione che la situazione è matura per una vasta privatizzazione
commerciale. Merryl Lynch cita, inoltre, tra i fattori che stimolano la
crescita di questo mercato "l“insoddisfazione dei genitori relativamente
all'insegnamento pubblico"».
Los tres ejes de la mercantilización
escolar di Nico Hirtt
2. Modificare la funzione sociale della scuola alla luce delle trasformazioni economiche.
Negli anni ’80 inizia un nuovo ciclo produttivo le cui caratteristiche principali sono:
• concorrenza su scala globale
• competitività legata alla capacità di innovazione costante dei prodotti ad una velocità mai conosciuta
• conseguente riconversione aziendale costante e veloce
• necessità di una manodopera che si adatti a questi cambiamenti
entrando e uscendo dal mercato del lavoro e riconvertendo continuamente
le proprie competenze
• la scuola deve dunque formare questo
tipo di manodopera flessibile, precaria, capace di riadattarsi
continuamente a contesti diversi.
Ma Friday, in questo caso, non ha bisogno di Robinson Crusoe per imparare a leggere e scrivere, ma ha bisogno di continuare a vivere nella sua isola, senza colonizzazione proficua!!
La scuola pubblica è un grande valore, ma purtroppo i politici sono sordi e ciechi.
RispondiEliminaFa comodo tenere le masse nell'ignoranza! Non si ribellano a nulla!!
EliminaBuona domenica, Cavaliere!!;)