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giovedì 24 febbraio 2011

The hollow men




Noi siamo gli uomini vuoti
Siamo gli uomini impagliati
Appoggiati gli uni agli altri
Con la testa riempita di paglia. Ahimè!
Le nostre voci aride, quando
Mormoriano insieme
Sono quiete e prive di significato
Come vento nell'erba secca
O zampe di topi su vetri rotti
Nel nostro solaio polveroso
Perimetro senza contorno, pittura senza colore,
Forza paralizzata, gesto senza movimento;
Quelli che sono passati
Con gli occhi fissi, all'altro regno della morte
Ci ricordano - se pure lo fanno - non come perdute
Anime violente, ma solo
Come gli uomini vuoti
Gli uomini impagliati.

Occhi che non oso incontrare in sogno
Nel regno di sogno della morte
Questi non compaiono:
Là, gli occhi sono
Il sole su una colonna spezzata
Là, c’è un albero che dondola
E voci
Nel cantare del vento
Più lontano e più solenne
Di una stella morente.
Non devo essere più vicino
Nel regno di sogno della morte
Devo indossare anche
Travestimenti tanto deliberati
Pelo di topo, piume di corvo, solchi incrociati
In un campo
Fare come fa il vento
Non più vicino -
Non quell’ultimo incontro
Nel regno del crepuscolo

Questa è la terra morta
Questa è la terra del cactus
Qui le figure di pietra
si sono levate, qui esse ricevono
La preghiera della mano di un morto
Sotto il luccichio di una stella morente.
Così è
Nell'altro regno della morte
Destarsi soli
Quell’ora in cui siamo
In un tremito di tenerezza
Labbra che vorrebbero baciare
Dicono preghiere alle pietre.

Gli occhi non sono qui
Non ci sono occhi qui
In questa vallata di stelle morenti
In questa vuota vallata
Questa mandibola spezzata dei nostri regni perduti
In questo che è l’ultimo dei ritrovi
Vaghiamo insieme
Ed evitiamo parole
Ammassati su questa sponda del fiume gonfio
Senza vedere, finchè
Gli occhi non ricompaiano
Come la stella perenne
Rosa multifogliata
Del regno di crepuscolo della morte
Speranza soltanto
Di uomini vuoti.

Facciamo un giro intorno
Al fico fico spinoso
Facciamo un giro intorno
La mattina alle cinque la mattina.
In mezzo tra l’idea
E la realtà
In mezzo tra la volontà
E l’azione
E’ l’Ombra
Perché Tuo è il Regno
In mezzo tra il concepimento
E la creazione
In mezzo tra lo stimolo
E la reazione
E’ l'Ombra
La vita è lunghissima
In mezzo tra il desiderio
E lo spasmo
In mezzo tra la potenza
E l’esistenza
In mezzo tra l’essenza
E la discendenza
E’ l'Ombra
Perché Tuo è il Regno
Perché Tuo è
La vita è
Perché Tuo è il
E' così che il mondo finisce
E' così che il mondo finisce
E' così che il mondo finisce
Non con un bum ma con un sospiro.

T.S.Eliot

8 commenti:

  1. @Lara: Grazie Lara e Benvenuta nel mio piccolo salotto cyber!!

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  2. ...l'importanza delle parole in una poesia è fondamentale ...lei nel tradurle ne ha cambiate alcune rendendo non comprensibile ( ad alcuni ) alcuni significati ...

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    1. La versione inglese è eccezionale!!!....come tutte le traduzioni, si mettono in evidenza solo alcuni aspetti, poichè il traduttore non è l'autore!!! L'importante è apprezzare il valore generale della poesia.

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