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mercoledì 3 novembre 2010

E lo chiamavo amore....

                                                                        
Ti ho servito il mio cuore su un vassoio d'argento.
Fatto dono della mia vita,
rendendoti padrone
del tempo e dell'anima mia.
Riempito i tuoi silenzi
che da solo non riuscivi a sopportare.
Sussurato parole d'amore,
affinchè non ti sentissi mai abbandonato.
Acceso un caldo tepore nelle tue notti buie,
quando erano fredde e lunghe.

Hai preso sempre, senza donare,
tutto ti era dovuto,
e mentre io elargivo amore
a piene mani,
senza una tua sincera carezza,
te ne godevi,
sentendoti sempre più forte,
fino a sentirti sazio.....
e te ne sei andato pago,
ridendo della mia ingenuità.

Erroneamente ed ebbra di illusione..... lo chiamavo amore!!!!

 “Io, per lui, non ero nemmeno un granello di sabbia; mentre lui era la mia spiaggia e il mio mare. Come poteva funzionare?”
— Oceano Mare, Alessandro Baricco

4 commenti:

  1. Non è amore quello che tiene il conto di quanto è stato donato.
    Non è giusto cambiare per amore, semmai si cambia se si è convinti ed alla ricerca della propria crescita.
    Questo scritto non rappresenta il rancore verso chi se ne andato, è l'espressione della rabbia verso se stessa per non aver compreso le proprie incongruenze nell'ostinarsi a chiamare amore qualcosa che tale non era.

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  2. @Lucignolo: l'amore incondizionato è solo quello di un genitore nei confronti del proprio figlio, in tutti gli altri casi dubito che si possa restare sani di mente, se si dovesse amare incondizionatamente una persona senza ricevere in cambio altro amore.
    E' amaro prendere coscienza di un assolo e dell'egoismo dell'altro.
    Cmq, meglio soli e sereni, che infelici con l' illusione di essere amati.

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  3. WHEN I have fears that I may cease to be
    Before my pen has glean’d my teeming brain,
    Before high piled books, in charact’ry,
    Hold like rich garners the full-ripen’d grain;
    When I behold, upon the night’s starr’d face,
    Huge cloudy symbols of a high romance,
    And think that I may never live to trace
    Their shadows, with the magic hand of chance;
    And when I feel, fair creature of an hour!
    That I shall never look upon thee more
    Never have relish in the faery power
    Of unreflecting love!—then on the shore
    Of the wide world I stand alone, and think
    Till Love and Fame to nothingness do sink
    John Keats

    Love needs to be protected from any kind of attack.
    Love needs delicate hands and strong hearts, pure minds and intelligence.
    Love needs to be respected.

    “When I have fears....” is dedicated to your fears.
    Fear only those who you need to fear, but never leave
    love alone because love and love only can save our life
    from emptiness!

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  4. @Anonimo: Thanks a lot for your comment!!! You're really a good friend!!!

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